Come si cambia: l’evoluzione del gusto di un appassionato di vino
8 Aprile 2016
Il Vinitaly è un immenso parco giochi. L'Eden di noi appassionati, cultori e operatori a vari livelli dell'Enogastronomia. Ogni anno migliaia di persone si mettono in viaggio e si sciroppano file interminabili ai tornelli e chilometri e chilometri all'inseguimento del vino "da assaggiare assolutamente". E ce ne sono. Tantissimi.
E tantissime Aziende.
Qui di seguito alleghiamo un piccolo prontuario di errori da non fare pur consapevoli che quando un bambino va al parco divertimenti è impossibile evitare di provare tutte le giostre...
- Evitare accuratamente le degustazioni di grappa e superalcolici alle 9.00 del mattino.
- Evitare di assaggiare a tappeto tutto ciò che capita a tiro.
- Evitare i vini e le Aziende che già si conoscono o che si sono già assaggiati.
- Evitare di restare a stomaco vuoto. Un pacco di sani tarallini o friselline aiutano.
- Limitare gli assaggi a 50 massimo per giorno
- Prepararsi per tempo un pizzino con le Cantine e i vini da assaggiare aiuta a non disperdersi.
- Evitare la fila da Tua Rita per assaggiare il Redigaffi, che tanto non lo danno mai.
- In Piemonte c'è un produttore di Ghemme che si porta dietro tutte le annate più buone… sarebbe meglio tenerlo per la mattina presto.
- Il padiglione Sol è la salvezza. Va frequentato con assiduità tra un assaggio e l'altro.
- Il padiglione della Lombardia va benissimo prima di mezzogiorno. Tra Franciacorta e Oltrepò Pavese si fanno ottimi aperitivi.
- I padiglioni più frequentati sono Veneto e Toscana. È consigliabile metterli in scaletta la mattina presto o verso mezzogiorno quando gli altri sono tutti a mangiare.
- Molte Regioni hanno le Enoteche Regionali. Gestite solitamente da sommelier. Sono un ottimo punto e spunto di partenza per affrontare territori, vitigni e vini che non si conoscono.
- Ovviamente in 14 anni di frequentazioni al Vinitaly non ho MAI seguito nessuno di questi consigli…